Come superare lo stress da quarantena
Quando leggerete questo articolo la quarantena da Covid sarà finita, o per lo meno molto allentata. Ci sono già permessi lavorativi e per attività sportive all’aperto, in tanti sono già usciti di casa. Tantissimi altri però sono ancora confinati dentro. Chi è malato o è stato malato, ad esempio. Chi ha ancora parenti positivi al tampone. Chi è anziano e non può muoversi da solo.
Stare troppo tempo in casa, o comunque confinati in un ambiente ristretto con poche libertà di movimento, è uno stress che può condurre anche a gravi patologie mentali. E il Covid non è l’unica causa di quarantena che potrebbe capitarci. Epidemie di morbillo, inquinamento da fumi di fabbrica, o anche soltanto la convalescenza dopo un incidente … sono motivi che ci portano a restare bloccati in casa. Con il rischio di perdere la testa.
Lo stress del prigioniero
Lo stress da quarantena è identico allo stress che prova chi viene messo in carcere. Sapere che il mondo è fuori e tu non puoi farne parte, sapere che i tuoi cari sono là da qualche parte e tu non puoi vederli. La prima reazione è rabbia, rifiuto. Poi arrivano la rassegnazione e la depressione. Ma davanti a una situazione inevitabile, che non dipende dalla nostra volontà, queste reazioni creano un danno interiore importante.
Per superare lo stress, i prigionieri imparano presto a concentrare l’attenzione sulle piccole cose di ogni giorno. Imparano a guardare verso dentro invece che verso fuori. Chi subisce una quarantena deve fare allo stesso modo. Imparare a ridimensionare i progetti e anche i propri pensieri. Non è difficile, in molti si sono già abituati. Ecco qualche consiglio in più per chi ancora ne soffre.
Qualche idea utile contro lo stress da quarantena
- Muoversi sempre: può sembrare assurdo, se detto a chi è costretto dentro quattro mura, ma mantenersi in forma fisica aiuta ad allontanare lo stress. L’esercizio di ginnastica è la prima arma contro i pensieri neri che una situazione come la quarantena scatena. Basta anche solo correre sul posto, fare qualche flessione, gli addominali. Sudare, sentirsi stanchi. Questo attiva la sensazione di soddisfazione … la certezza di aver “fatto” qualcosa. E allontana la paura di lasciarsi andare.
- Ritrovare i piccoli piaceri: approfittate della “vacanza forzata” per ritrovare i piccoli piaceri che durante i giorni lavorativi non potete mai curare. Quelle idee che rimandate sempre alle ferie, o a “un giorno chissà”. Potrebbe essere un hobby da tavolo, la lettura di un buon libro, l’ascoltare musica. Scrivere, dipingere, meditare, cucinare. Le idee non mancheranno di certo, basta tirarle fuori dal cassetto dei ricordi.
- Viaggiare con la mente: non è una presa in giro, un rigirare il coltello nella piaga. Oggi grazie alla tecnologia si può davvero viaggiare con la mente, stando in casa. Avete mai provato a “percorrere” le strade delle Mappe di Google? Fatelo in questi giorni lunghi e noiosi. Scegliete il posto che vi piacerebbe vedere, apritelo sulla mappa interattiva e poi passeggiate grazie allo Street View. Vi aiuterà a rilassarvi e anche a pianificare il dopo.
- Pianificare: fare progetti per il dopo quarantena è fondamentale. La vita non finisce in queste tre settimane. Dopo si tornerà ad uscire, a fare, a viaggiare. Pianificate, allora. La vostra prossima vacanza, nei dettagli, il prossimo lavoro per l’ufficio, i cambiamenti che vorreste fare nel salotto o in camera da letto. Pianificate anche solo il pranzo della domenica, cosa acquistare per la spesa e dove farlo.
- Videochiamare: utilizzate i mezzi che ci fornisce la tencologia per vedere amici e parenti lontani. Per una volta, evitate messaggini whatsapp o chiamate, attivate le telecamere e andate a regalare un sorriso a chi non vedevate da tempo. Potrà solo far bene a tutti e due.